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Visualizzazione dei post da maggio, 2025

ANGELO STILLER E GLI ALTRI

T ra i nomi ricorrenti associati al mercato del Real Madrid c’è quello di Angelo Stiller .  Chi?  Sì, Angelo Stiller. Che già qualcuno, scherzandoci su, confonde con l’attore Ben Stiller. Classe 2001, Stiller è nato a Monaco di Baviera e cresciuto calcisticamente nel Bayern, che lo ha ceduto nel 2021 all’Hoffenheim. Dopo due stagioni nel Baden-W ü rttemberg, il centrocampista viene acquistato dallo Stoccarda, appena scampato alla retrocessione nella Seconda Divisione tedesca. Nella stagione 2023-24 lo Stoccarda chiude sorprendentemente al secondo posto, qualificandosi per la Champions League, e Stiller totalizza 31 presenze. Nel 2024-25 la squadra biancorossa non è in grado di ripetere l’ottimo cammino in Bundesliga e in Champions League non supera la prima fase ma si "consola" con la conquista della Coppa di Germania. Centrocampista mancino di eccellente qualità tecnica, Angelo Stiller è stato raccomandato al Real Madrid nientemeno che da Toni Kroos, di cui eventualme...

JUPP HEYNCKES, UN UOMO NORMALE

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  In un articolo apparso diversi anni fa su ultimouomo.com , Tommaso Giagni ha chiuso riportando una sua frase: “ Si può trarre forza solo dalla serenità ”. Lui è Jupp Heynckes e giusto 27 anni fa diventò il primo e unico allenatore della storia ad essere esonerato entro un mese dalla conquista della Coppa dei Campioni . Triste primato, viene da pensare. Ma per chi? Per lui o per chi l’ha esonerato? Il fatto. Il 20 maggio 1998, ad Amsterdam, il Real Madrid batte la Juventus per 1-0 con gol di Mijatovic e torna ad alzare il più prestigioso trofeo continentale per squadre di club. Erano 32 anni che i blancos non si aggiudicavano la Coppa dei Campioni e non l’avevano mai vinta nella sua nuova livrea “con le grandi orecchie”. L’allenatore di quel Real Madrid è appunto il tedesco Jupp Heynckes, ex-attaccante del Borussia M ö nchengladbach e chiamato nella capitale spagnola dal presidente Lorenzo Sanz per sostituire Fabio Capello, che l’anno precedente aveva vinto la Liga. ...

XABI ALONSO, IL NUOVO SACERDOTE

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T occherà dunque a Xabi Alonso, presentato ufficialmente ieri ma in odore di Real Madrid già da mesi, raccogliere la pesante eredità di recitare messa per la sconfinata e un tantino abbacchiata tifoseria blanca. Il ritorno dell’ex-centrocampista spagnolo a Valdebebas - dove aveva iniziato la sua carriera di allenatore guidando formazioni giovanili del club nella stagione 2018-19, prima di passare alla seconda squadra della Real Sociedad e infine approdare al Bayer Leverkusen – si è consumato con una conferenza stampa all’insegna della sobrietà e del dico-e-non-dico . E non poteva essere altrimenti, se ci pensiamo bene. Xabi Alonso lascia il Bayer dopo aver condotto il club delle aspirine al suo primo titolo assoluto in Bundesliga nell’anno del centenario della fondazione dello stesso (1904). La stagione 2023-24 è stata quella dei record, per i rossoneri di Leverkusen . Mai nessuna squadra aveva vinto il titolo di Germania senza perdere alcuna partita e mai nessuna squadra in Europ...

LA MESSA È FINITA, ANDATE IN PACE

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Real Madrid-Real Sociedad, ultima giornata di Liga 2024-25, è vissuta più sulle celebrazioni che sul calcio giocato. Nell’inutilità di una partita che non aveva più alcuna ripercussione sulla classifica, il solo veramente interessato a ciò che accadeva in campo era Kylian Mbappé, ancora in corsa sia per il Pichichi che per la Scarpa d’Oro. Il francese ha realizzato una doppietta e messo praticamente in cassaforte sia il primo che il secondo titolo individuale, entrambi ufficializzati il giorno dopo. Ma ieri l'altro, al Santiago Bernabeu e dintorni, è stato il giorno dell’addio di due leggende madridiste: l’allenatore e il giocatore più vincenti (a livello di titoli) nella storia del club. Sia Carlo Ancelotti che Luka Modric , ognuno a modo suo, sono stati sacerdoti di uno dei periodi più gloriosi e produttivi del Real Madrid . Del centrocampista croato ho parlato diffusamente un paio di giorni fa. Oggi voglio spendere due parole su Ancelotti, che avrebbe meritato di andarsene...

SIA LODATO (ANCHE) LUCAS VAZQUEZ

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  P remessa doverosa: anche io, come molti di voi, non ne potevo più di vederlo schierato terzino destro. Perché, pur adattandosi, Lucas Vazquez NON è e mai sarà un terzino . In questa stagione, il nativo di Curtis ha avuto la sua piccola parte di responsabilità nel giudizio complessivamente piuttosto negativo e deludente relativo alla squadra. Perché piccola? Innanzitutto, perché è stato riciclato in un ruolo che non è il suo, in particolare nel 4-3-3. L’infortunio di Carvajal e il totale immobilismo societario nel mercato di gennaio , laddove si sarebbe potuto e (a mio parere) dovuto rimediare all’assenza di Dani, hanno creato dunque il presupposto affinché Lucas diventasse il titolare pressoché inamovibile della fascia destra. Ma Lucas Vazquez NON è e mai potrà essere Carvajal . Tuttavia, in fondo sarebbe bastato anche meno. Invece, le lacune difensive e di velocità del 33enne hanno aperto falle consistenti nella retroguardia madridista, rese ancora più evidenti dagli infor...